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Perchè sono semi-costretto ad abbandonare gentoo
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ramiel
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PostPosted: Thu Mar 08, 2007 9:38 pm    Post subject: Perchè sono semi-costretto ad abbandonare gentoo Reply with quote

Da un pò di tempo il mio hard disk ha cominciato a dare problemi.Fondamentalmente quasi ogni volta che riavviavo la macchina il sistema trovava delle inconsistenze e mi toccava dare a mano fsck. Finchè oggi dopo l'ennesimo fsck vado ad avviare kde e mi spunta un messaggio che mi avverte che non si trova kdestartupconfig o simile.Il fatto è che anche se riuscirò a sistemare il problema mi sa che devo reinstallare tutto dopo aver dato una pulizia all'HD.Questa prospettiva mi sconforta!Avevo un'installazione perfetta...adesso il fatto è questo:ho bisogno di un sistema funzionante in brevissimo tempo,diciamo un giorno e Gentoo non può rappresentare una soluzione.Come fare quindi a diffondere gentoo tra le persone che possono predere non più di tre giorni per un sistema completo.
Stavo pensando di installare ubuntu.L'ho messo sul pc di mia sorella,ma non mi convince...Gentoo è una spanna sopra e,strano a dirsi,quando si presenta un problema è più facile risolverlo in gentoo.Fatta un'installazione in gentoo non devo reinstallare tutto daccapo quando sonouscite due nuove versioni della distribuzione.Su Ubuntu molta gente consiglia,quando esce la nuova versione,di reinstallare tutto daccapo.Questa non mi sembra una soluzione geniale nè produttiva.Sotto ubuntu non posso decidere di installare l'ultima versione di Xorg se non è prevista per la versione che ho installata,mi danno il pacchetto e me lo devo tenere.La libertà di Gentoo,una volta assaporata è difficile da dimenticare.Di contro non sempre è possibile poter aspettare tutto il tempo necessario per aver un sistema gentoo completo.La prima volta sono stato ben disposto di installare gentoo e aspettare 3 mesi prima di avere tutto per come mi serviva.Ho imparato moltissime cose,gentoo è didattica all'estremo,ma che senso ha rifare tutto l'iter per una nuova installazione?Probabilmente impiegherei 15 giorni invece di tre mesi,ma non sono cmq troppi?Credo che i tempi di attesa per la compilazione di gentoo possano rappresentare un problema e che se si desse la scelta agli utenti se compilare o semplicemente installare non si tradirebbe la filosofia di gentoo.In fondo la compilazione dei pacchetti in gentoo serve solo a ottenere un sistema più prestante ma non si può ipotizzare che questo sia un desiderio di chiunque.Non sarebbe simpatico lasciare la scelta anche in questo aspetto?Immaginate di poter scegliere di installare,quindi scaricare dei pacchetti precompilati, per gentoo.So che questo si può già fare...con firefox o OO ma non per tutto e forse non tutti hanno voglia di aspettare 3 giorni per avere kde esattamente completo.Si potrebbe obiettare che ci si installa il minimo e poi piano piano tutto il resto.Ma per alcuni il minimo potrebbe essere OO amarok firefox e il supporto ai pdf e a tutti i codec video.E' sbagliato pensare che il minimo(nel senso di kdebase ad esempio)sia uguale per tutti.
Forse gentoo,per avvicinare ancora più persone dovrebbe muoversi in questa direzione,essere più rapido da "ottenere" senza tradire il senso di libertà che lo permea.Così potrei smettere di proprinare ubuntu a mia sorella...


Aspettate,mi viene un dubbio.Ma non è che è già possibile ottenere tutto questo?In caso scusate per lo sfogo...era solo contro il mio HD,concedetemelo!
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Ramiel
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Apetrini
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PostPosted: Thu Mar 08, 2007 9:56 pm    Post subject: Reply with quote

Capisco il tuo sconforto e penso che molte persone si siano trovate in situazioni simili.
Certo la gentoo ha bisogno di tempo per compilare ma penso si possa fare tutto in circa 2 giorni, se poi non ti ricordi come si settano certe cose il discorso cambia.

Senza alimentare il tuo sconforto o alterare il tuo umore (quindi IMHO) vorrei dirti che l'hard-disk che se ne va è un problema concreto e non averlo affrontato adeguatamente ti porta in queste situazioni. Se volevi usare gentoo esiste una "gentoo way" anche per queste cose e si chiama stage4.
In pratica se sai che non hai voglia o non puoi permetterti di spendere il tempo necessario a ricompilare tutta gentoo, be fatti dei stage4. Magari uno con il sistema base + kde, e un altro con tutte le schifezze dentro. Scegli tu!
Avendo uno stage4 il tempo per rimettere su il sistema gentoo è di circa 20minuti (al massimo).

Dico questa cosa perche un sacco di persone non si organizzano adeguatamente con gli stage4 e poi piangono quando il sistema va a remengo. Gentoo è molto potente e moolto "duratura" a patto che la si curi un attimo.
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Kernel78
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Joined: 24 Jun 2005
Posts: 3654

PostPosted: Thu Mar 08, 2007 10:14 pm    Post subject: Reply with quote

In gentoo come in moltissime altre cose ottieni risultati migliori se pianifichi bene.
In un giorno e mezzo ho installato e configurato due macchine diverse, una per i miei fratelli e una per mia madre, macchine diverse con hw diverso e utilizzi diversi.
Ho passato una sera a parlare con loro per capire cosa volevano fare con le macchine, cosa si aspettavano e a proporre soluzioni.
Fatto il punto della situazione ho iniziato a installare creando un "server" (con squid, nfs e ldap) e un "client" (fondamentalmente con un firefox e poc'altro).
Le operazioni che hanno portato via più tempo sono state:
1) compilazione
2) configurazione del kernel (avrei potuto usare genkernel ma sono un nevrotico)
3) selezione dei pacchetti
4) selezione delle USE
Dopo un mese l'unica modifica che ho dovuto fare e stato sostituire il client per bittorrent passando da rtorrent a ktorrent visto che rtorrent non ha delle funzionalità che ktorrent ha (ma al momento dell'installazione nemmeno lo conoscevo ktorrent).

Questo non tanto per pavoneggiarmi ma per dimostrare che chiarendosi bene le idee puoi avere il sistema pronto in poco tempo, 15 giorni sono un tempo eccessivo, 3 mesi sono un eternità ...
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edux
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PostPosted: Thu Mar 08, 2007 11:06 pm    Post subject: Reply with quote

Scusami, io capisco che ci possano volere 3 mesi per affinare ogni aspetto del proprio sistema, per cucirselo addosso su misura perchè ogni giorno si scopre un esigenza nuova e si decide di sperimentarla, ma paragonare questo tempo a quello di un'installazione...una volta che fai le cose ti scriverai da qualche parte come hai fatto a farle, no? O impari sempre tutto d'accapo? Questo vale per gentoo, per ubuntu, per windows, per qualunque cosa. O almeno segnati i link agli how-to che ti hanno spiegato come ottenere ciò che cerchi! Beh insomma, questo per dire che una volta configurato perfettamente un sistema, si dovrebbe poter rifare il procedimento in brevissimo tempo.

L'altro appunto che muovi a gentoo riguarda la possibilità di installare pacchetti precompilati:
ramiel wrote:
Credo che i tempi di attesa per la compilazione di gentoo possano rappresentare un problema e che se si desse la scelta agli utenti se compilare o semplicemente installare non si tradirebbe la filosofia di gentoo

Ma scusa, se vuoi pacchetti precompilati perchè dovresti volere gentoo? Esistono decine di distribuzioni diverse, ognuna col proprio sistema di gestione dei pacchetti, proprio perchè ogni utente ha delle esigenze diverse. Se ne provi qualcuna magari troverai qualcosa di adatto alle tue, io non credo che gentoo offra più libertà di una slackware o di una debian o di una fedora solo perchè ti fa compilare tutto d'accapo.
Gentoo ha una filosofia particolare, e compilare il proprio software è alla base di questa, se uno non è d'accordo perchè dovrebbe volere gentoo?
A parte che in portage c'è rpm, e c'è pure yum, quindi volendo uno potrebbe usare quel tipo di gestione dei pacchetti anche in gentoo, ma allora perchè non usare una fedora?

Concludo dicendoti che effettivamente ti puoi preparare uno stage4, oppure cercare sul web, perchè esistono alcune distro derivate da gentoo che ti offrono livecd e installazione rapida con pacchetti precompilati. Io ho provato vlos e sabayon, non mi hanno entusiasmato ma comunque ti permettono di avere il tuo sistema con portage pronto in mezz'ora o poco più.
E basta con questa storia che gentoo è la distribuzione definitiva, ne esistono tante altre, alcune fatte molto bene, provale e magari scoprirai che per le tue esigenze è molto più indicata una distro diversa! La libertà è anche avere la possibilità di cambiare, di provare cose sempre nuove fino a che non ci si accorge di aver trovato quella veramente giusta!
Accidenti, non ho mai scritto una roba così lunga...saluti!



P.S.: gentoo è la distribuzione definitiva!
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 1:49 am    Post subject: Reply with quote

A parte che di solito mi faccio i tarball dei programmi ed in un paio d'ore se tutto va male ho tutto su. l'ultima volta che ho installato ho boottato una knoppix, ho continuato con quello che dovevo fare e poi ho riavviato. sistema pronto in un paio di giorni senza molte menate. Per il resto quoto quanto hanno detto tutti gli altri.
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Onip
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 7:26 am    Post subject: Reply with quote

anche io consiglio l'installazione a partire da una gentoo-based binaria. Quello che so che esistono (ma non ho provato) sono: Vidalinux, Sabayon (Italiana), BinToo.

Al massimo puoi sempre mettere una ubuntu in una partizioncina e poi, intanto che la usi, installare gentoo in chroot sul resto del disco poi, ad installazione completata, basta cambiare grub.conf e spianare una partizione... (per questo c'è un post nel forum da qualche parte)
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Kernel78
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 7:42 am    Post subject: Reply with quote

Onip wrote:
anche io consiglio l'installazione a partire da una gentoo-based binaria. Quello che so che esistono (ma non ho provato) sono: Vidalinux, Sabayon (Italiana), BinToo.

Non per voler essere puntiglioso ma tu consigli spesso cose che non hai mai provato ? :?
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Kind_of_blue
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 9:14 am    Post subject: Reply with quote

Dopo le prime installazioni piallate anni fa ... il motto è diventato:
"Mai piu senza uno stage4"

non farlo (lo stage4 o comunque qualcosa di equivalente) significa buttare via un sacco di tempo. E' cosi semplice, e può essere automatizzato da qualche script e crontab ... e se hai un pc relativamente nuovo, in una decina di minuti hai il tuo sistema perfettamente in piedi senza perdere tempo.
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edux
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 9:38 am    Post subject: Reply with quote

Onip wrote:
anche io consiglio l'installazione a partire da una gentoo-based binaria. Quello che so che esistono (ma non ho provato) sono: Vidalinux, Sabayon (Italiana), BinToo.

Il problema è che spesso queste ti riempiono il sistema di roba inutile...ad esempio, qualche giorno fa ho provato sabayon, anche perchè è italiana, però mi ha installato veramente di tutto, tra cui tutto kde, tutto gnome, tutto xfce, tutti i browser possibili, vari client di posta, openoffice da sorgenti (!), un sacco di editor vari, mono, beagle...per non parlare dei tantissimi servizi attivi al primo avvio! Poi si perde più tempo a disinstallare la roba che non serve e a configurarsi il proprio sistema che non a partire con una installazione da zero.
E poi ci sono le distribuzioni live apposta, come è stato già detto intanto che ti installi gentoo in una partizione puoi continuare a lavorare su un'altra con una live!
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Kind_of_blue
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 9:46 am    Post subject: Reply with quote

vero ... ma è il destino delle distribuzioni binarie ...

Allora tanto vale installare una distribuzione "complementare" ... a cui valga la pena dedicare dello spazio ... e tenere sull'HD

per me distribuzioni complementari a Gentoo sono Debian e CentOS, dove la prima è un po più impegnativa ... ma entrambe sono utili, ben fatte e adatte a imparare cose decisamene diverse dalla Gentoo-Way
Inoltre, io le vedo come distribuzioni "server", quindi non delle vere antagoniste alla gentoo che ti compilerai sul sistema e che userai come desktop
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djinnZ
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 10:47 am    Post subject: Re: Perchè sono semi-costretto ad abbandonare gentoo Reply with quote

ramiel wrote:
Aspettate,mi viene un dubbio.Ma non è che è già possibile ottenere tutto questo?In caso scusate per lo sfogo...era solo contro il mio HD,concedetemelo!


Prima cosa gli HD si rompono, anche su macchine di fascia alta, è sempre un componente meccanico soggetto ad usura. (e se è per questo neanche i componenti eletrronici sono eterni, anche quelli sono soggetti ad usura, forse è un'evenienza più lontana ma in ogni caso esiste.)

Lo stage4 non è una soluzione ideale, porta alcune scocciature a cominciare dalla scarsa manegevolezza di un tar di svariati GB e dalla sua evidente "scarsa affidabilità".
Creare i pacchetti binari con qpkg terminato l'aggiornamento è meglio secondo me (se usi -b o abiliti l'apposita feature c'è il problema che le modifiche ai file di conf non ti vengono portate.) Quello che manca ancora è un ebuild che possa raccogliere in un pacchetto binario i file ereditati dallo stage1/3 di prima installazione ed alcune modifiche per quei file riportati di default come .example etc. (e con l'aria che tira mi sa che non è immediata una soluzione, ma non è nulla di indispensabile, etc /var/db/pkg ed home vanno backupate sepataramente, a prescindere.

Poi c'è la vecchia questione del partizionamento e l'idea di avere sempre un HD di scorta.

Mi pare che se ne è discusso abbastanza in questi ultimi tempi delle soluzioni anti crash.

Le distribuzioni binarie più "serie" (deb, slack etc.) di fatto ti costringono ad avere determinati accoppiamenti applicativo/librerie quelle meno serie (le commerciali in genere) portano in più una marea di file di configurazione aggiunti ed orpelli per "semplificare" che poi ti fanno impazzire alla prima vera personalizzazione.

Nel tuo specifico c'èra un programmino, una specie di findcruft al contrario, che controllava il disco e riemergeva i pacchetti che avevano file mancanti ora non mi ricordo se era in un overlay o sul forum (se lo segnalate qui mi fate un piacere, grazie). Salva per prima cosa pkg.

Prendi un HD nuovo, copia con rsync o tar tutto, avvii lo script di cui sopra e se i danni non sono enormi ne dovresti uscire nel peggiore dei casi in un paio d'ore, forse solo con il pc a macinare senza necessità di interventi manuali.

Non ti deprimere, finchè non senti l'HD fare rumore di ferraglia o senti puzza di bruciato non è ancora tutto perduto.
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makoomba
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 11:01 am    Post subject: Re: Perchè sono semi-costretto ad abbandonare gentoo Reply with quote

djinnZ wrote:
Lo stage4 non è una soluzione ideale, porta alcune scocciature a cominciare dalla scarsa manegevolezza di un tar di svariati GB e dalla sua evidente "scarsa affidabilità".

ok per i svariati GB ma mi sfugge l'evidente scarsa affidabilità.
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Cazzantonio
Bodhisattva
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 11:22 am    Post subject: Reply with quote

Io ho preso l'abitudine di fare periodicamente dei backup del sistema, inoltre tengo sempre una distribuzione alternativa in una piccola partizione separata in modo da cascare sempre comunque in piedi... lo faccio sia per sperimentare nuove distribuzioni, sia perché se fallisce la prima non rimango comunque senza pc per tre giorni (anche nel caso sfortuito in cui perdessi i backup).

Ora per esempio ho una piccola partizione con una xubuntu dove ho installato un po' di prgrammi tediosi da compilare (una serie di programmi matematici che si appoggiano alle librerie atlas... sono infinite da compilare...) così in caso di necessità supero senza problemi le scomodità di gentoo :wink:
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djinnZ
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 11:28 am    Post subject: Reply with quote

makoomba wrote:
ok per i svariati GB ma mi sfugge l'evidente scarsa affidabilità.


Legge di Murphy: se qualcosa può andar storto lo farà.

Vuoi per errore di filesystem, vuoi per errore di tar/gzip/bzip per causa del processore, della ram da quattro soldi, del supporto che va in malora...
Puoi trovarti con metà o l'intero backup inutilizzabile.

Se il backup è effettuato a livello più "atomico" le probabilità di perder tutto sono minori.

Facciamo un esempio più terra terra: Se il dvd si graffia rischi che il beneamato stage4 sia troncato a metà. In pratica non hai più nulla.
Se invece è diviso a livello livello atomico (pacchetto per pacchetto) avrai perso OOo compilato da sorgenti kdelib (sempre per il corollorario sui backup), smoccoli e perdi un bel pezzo a rigenerarli, ma il grosso c'è ancora ed il danno è più contenuto.

Se in fase di backup il computer si impalla devi ricominciare da capo mentre se è a livello atomico devi solo riprendere dal punto in cui si è interrotto.
Se un fumatore d'oppio balordo di devel ha portato in stabile una versione bacata di bzip che da errori casuali generi uno stage4 fallato che non serve a niente mentre potresti avere un 50% di archivi che invece sono ancora validi.

Per questo una buona politica di backup tende sempre ad agire a livello atomico o "molecolare" (archiviare tutti i file dei pacchetti in kde-meta in un unico tar, per esempio) a livello di archiviazione ed al massimo si usa un supporto unico.

Un poco come l'eterna ed irrisolvibile polemica sulle partizioni. La soluzione perfetta va calcolata più che valutata caso per caso, ovviamente.

e per questo era tra virgolette. :-P
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crisandbea
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 11:35 am    Post subject: Reply with quote

@djinnZ
beh hai detto tante belle cose, però non hai proposto una soluzione, il che mi fa pensare che in questo caso scrivi cosi solo perchè magari hai avuto un problema di stage4,

1)lo stage4 puoi credo comunque farlo su un altro disco che non si un dvd, o sbaglio??
2)qualunque tipo di backup può andare a male anche il semplice salvataggio dei file su una chiavetta o partizione, per qualunque motivo.

3)le tue parole= non fate backup. o almeno sembrano cosi...


nb:spero non te la prendi se ho criticato la tua posizione, ma la vedo in modo diverso.

ciao
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Kind_of_blue
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 11:47 am    Post subject: Reply with quote

lo stage4 io ce l'ho su un vecchio HD (quelli non mancano mai ... e sono spesso grandi abbastanza) ... ne ho uno su dvd per emergenza (proprio xche l'HD è vecchio) ... la Home ha dei backup a parte incrementali e completi a scadenze diverse.

Non vedo benefici (a parte lo spazio ... che però è il prezzo che sono disposto a pagare) nel semplice salvataggio dei binari.

Ogniuno deve decidere se sacrificare lo spazio (e un o di impegno) o il tempo ... io di tempo non ne ho un granchè.
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djinnZ
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 11:56 am    Post subject: Reply with quote

crisandbea wrote:
@djinnZ
beh hai detto tante belle cose, però non hai proposto una soluzione
nb:spero non te la prendi se ho criticato la tua posizione, ma la vedo in modo diverso.


Si vede che il calo di zuccheri all'avvicinarsi dell'ora di pranzo ha fatto effetto :twisted:

lo ho detto sopra, rileggi meglio, meglio un backup separato delle configurazioni, di var/db, della home e dei package binari piuttosto di un mega-iper-tar di 20 GB con tutto quello che c'è sul disco.
Il mio approccio è il seguente:
all'avvio il computer esegue una serie di backup (separati, anche se vanno tutti sullo stesso disco che alla fine viene rimontato automaticamente ro).
/usr/portage è in una partizione separata che normalmente è montata ro e contiene una copia di var/db/pkg.
Quando faccio l'emerge --sync, la rimonto prima rw (in realtà la lascio rw per ora visto che ho due distro in parallelo visto che sto rivedendo qualcosa), emerge -aDNuv world, etc-update, e via con uno script simile a quello di fonderiadigitale con quickpkg ed archivio pkg.
Mal che vada prendo uno stage3 dal minimal cd e riparto nel giro di un'oretta (per limiti di portage con le dipendenze circolari che a partire da uno stage3 ci sono e rompomno non poco)

Lo stage4 lo evito soprattutto perchè un tbz di 8 GB mi costringerebbe a fermarmi per più di una mezz'ora e questo mi rompe non poco.

Non me la sono presa. Qual è il migiore tra i due metodi (per i rischi il mio, è una questione di probabilità) per la pratica... quale trovi più comodo.

Chiaro che se hai un fileserver dedicato solo con samba cups ed nfs e nemmo x installato lo stage4 è meglio da un punto di vista pratico ma se hai un desktop pieno di tutto l'immaginabile non conviene metterti a giocare con un tar zippato di 7/8 GB. Altrimenti qiockpkg che lo hanno messo a fare?
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 11:59 am    Post subject: Reply with quote

@djinnZ
l'affidabilità del mezzo prescinde dalla strategia di backup, se il mezzo è difettoso semplicemente non puoi assumere che parte dei dati sia recuperabile.
se non ti fidi del supporto, ne usi uno più affidabile.
un check dello stage4 eseguito prima dell'archiviazione ti mette al riparo da eventuali sorprese in fase di ripristino

son d'accordo su quello che dici riguardo il backup atomico, ma quello lo riservo ai dati (che, infatti, escludo dallo stage4)
se devo ripristinare/clonare un sistema nel minor tempo possibile, la soluzione migliore (imho) resta lo stage4.
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 12:01 pm    Post subject: Reply with quote

è sempre un problema economico:
Spazio
Tempo
Risorse HW
Tempo macchina
Cervello da dedicare la gestione dei backup

La cosa bella è proprio che non ci sono soluzioni obbligate

PS:
il mio stage4 è a pezzetti decisamente piu piccoli di 8 giga
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 12:03 pm    Post subject: Reply with quote

Kind_of_blue wrote:
Non vedo benefici (a parte lo spazio ... che però è il prezzo che sono disposto a pagare) nel semplice salvataggio dei binari.


Occhio, backup delle conf e dei dati (quindi etc, pkg, home e via dicendo) e salvataggio dei binari.

Non voglio gufare ma se ti skianta l'HD il tuo stage4 è perso, irrimediabilmente, se lo spezzetti usando i binari in genere dovresti recuperare l'80/90% senza fatica.
Tra la maggiore frammentazione ed il risparmio di portarsi appresso cache et similia, lo spazio è quello.[/u]
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 12:07 pm    Post subject: Reply with quote

Sì, se diciamo "non fate grossi backup tipo stage4 perchè se qualcosa va storto perdete tutto" allora facciamo discorsi campati un po' per aria, perchè allora se ti cade il portatile e si rompe l'hard-disk, lo schermo, la batteria il touch pad sei fregato comunque!
Se salvi tutto su mille piccoli file sicurissimi, e poi ti cade la chiavetta in un tompino sei fregato comunque!
Se ti cade una tegola in testa...beh vabbè avete capito!
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 12:09 pm    Post subject: Reply with quote

bah ... mi si devono schiantare i due HD dove c'è installata Gentoo, per avere bisogno dello stage 4 ... mi si deve schiantare l'HD (e siamo a 3) dove c'è lo stage4 (in realtà ce ne sono 2) ... e deve liquefarsi il DVD

Credo che un evento che possa causare tutto questo ... manderebbe la salvezza di Gentoo decisamente in secondo piano
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Onip
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 12:25 pm    Post subject: Reply with quote

Kernel78 wrote:
Onip wrote:
anche io consiglio l'installazione a partire da una gentoo-based binaria. Quello che so che esistono (ma non ho provato) sono: Vidalinux, Sabayon (Italiana), BinToo.

Non per voler essere puntiglioso ma tu consigli spesso cose che non hai mai provato ? :?


Semplicemente è un buon compromesso tra l'avere un sistema up & running velocemente e farsi la proprio gentoo su misura.
Quello che non ho provato sono le varie distribuzioni binarie.
In altri termini ho suggerito un'idea da cui partire per avere una soluzione, a lui affinarla e metterla in pratica.

Non ci trovo niente di sbagliato... :?
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federico
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 12:31 pm    Post subject: Reply with quote

Io ho fatto una considerazione quando mi si e' rotto l'hard disk del mio portatile. Ho acquistato il portatile circa 3 anni e rotti fa, ho installato gentoo il primo giorno che l'ho acceso e ho mantenuto la stessa installazione (affinata giorno per giorno, visto che sono uno che deve toccare tutto) per due anni, quando si e' rotto il disco. Ho cambiato il disco (in garanzia, per fortuna) e ho reinstallato gentoo. Ci ho messo un po' pero' ho pensato che almeno altri due anni mi sarebbe durata, a fronte di una installazione sicuramente piu' lunga che sulle altre distribuzioni, ho la certezza che riesco a farmela durare molto.
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jordan83
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PostPosted: Fri Mar 09, 2007 12:31 pm    Post subject: Reply with quote

Io mi trovo abbastanza d'accordo con djinnZ.

L'approccio che utilizzavo, quando usavo Portage, era il seguente:

Creavo una cartella con la data del giorno. Dentro ci copiavo:
- file world (/var/lib/portage/world)
- cartella /etc bzippata
- file /etc/make.conf del giorno del backup
- snapshot portage del giorno del backup
- pacchetti binari di ciò che è installato nel pc, creati con portage con
Code:
# quickpkg /var/db/pkg/*/*

- /var/log/emerge.log (non necessario, ma se lo si vuole... ;) )


Sfortunatamente ho usato questo approccio solo un paio di volte e non ho mai dovuto fare il "restore" del sistema.
Poi è arrivato Paludis e ho accantonato (almeno per il momento e per il prossimo futuro) Portage.

Tuttavia, se fosse stato necessario il restore, avrei proceduto in questo modo.
Supponendo di essere in procinto di reinstallare Gentoo...
- uso lo snapshot portage del backup
- rimpiazzo make.conf e world con i rispettivi file del backup
- rimpiazzo emerge.log con quello del backup (non obbligatorio ma così non si perdono statistiche e la possibilità di rigenerare il world, se necessario)
- posiziono i file binari in /usr/portage/packages
- aggiorno il sistema con
Code:
# emerge -ukDN world

Il "vecchio" world farà in modo che tutti i pacchetti necessari vengano reinstallati :wink:
- uso il contenuto della vecchia cartella /etc per modificare/rimpiazzare i file di configurazione con le vecchie impostazioni (di solito basta modificare ciò che c'è in /etc/conf.d/ et similia).
Teoricamente si potrebbe velocizzare rimpiazzando l'intera /etc con quella del backup. Certo così si perde la possibilità di ripulire la cartella... :|
Magari si potrebbe fare in modo che solo i file "esistenti" vengano sovrascritti e nessun nuovo file (= cruft) venga aggiunto.

Questo approccio, secondo me, è migliore dello stage4 perché:
- può essere fatto in modo incrementale (partendo da uno vecchio e aggiungendo/modificando i pacchetti binari)
- permette di avere un sistema pulito dopo il backup (= i più zelanti possono usare questo metodo per "pulire" il sistema) a patto di non rimpiazzare /etc con quella del backup senza "filtrarla" in qualche modo.
- è veloce, più di creare uno stage4
- è più sicuro (per i buoni motivi che ha detto djinnZ)
- se qualche pacchetto binario fosse corrotto, lo cancello ed emerge semplicemente lo reinstalla
- qualcos'altro che potrei aggiungere per marketing ma che al momento non mi viene in mente... :P

Purtroppo non avendolo provato può essere che mi sia dimenticato qualche particolare non indifferente ^_^
Aspetterò che Paludis gestisca i pacchetti binari "fatti in casa" per riprendere a usare questo metodo e testarlo.

Concludo dicendo che gran parte dei vantaggi sopra esposti saranno effettivi quando esisterà (se mai esisterà e/o varrà la pena scriverlo) uno script che fa tutto. Se dovete fare a mano (tipo aggiungere/aggiornare i pacchetti binari già in possesso) mi sa che lo Stage4 è più immediato (solo perché gli script ce li ha già :P )
Appena concludo il semestre della muerte all'uni magari mi cimento ;)
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